TECNOLOGIA &BUSINESS

 
 
 

Spazio 24 - notizie e immagini dal cosmo

 
HOME DEL DOSSIER

Video e fotografie

Esplorazione spaziale

Cronache dallo spazio

Shuttle

Terra e cielo

Corpi celesti

Marte

La Nasa apre ai privati
dopo i tagli di Obama

di Gigi Donelli

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
Nasa, un futuro tra il cielo e la terra

Torri di lancio, sistemi di comunicazione, sale di controllo, e gli oltre 3 milioni di metri cubi di spazio utile, sollevatori, argani e ponti compresi del formidabile VAB, il parallelepipedo alto 160 metri e largo quasi altrettanto dove vengono assemblati i razzi prima del trasferimento alle rampe di lancio. Il Kennedy Space Center (KSC), cornice tropicale di oltre 40 anni di lanci verso lo spazio va in affitto e apre ai privati, chiamati fortissimamente in causa dal nuovo indirizzo per il futuro dell'esplorazione spaziale americana indicato dal presidente Barack Obama.

Piattaforme per lo spazio offresi
Il direttore del KSC Robert Cabana (comandante dello Shuttle), non ha perso tempo. Mentre il suo capo, l'amministratore della Nasa Bolden, raccoglieva a Washington i rappresentanti delle principali aziende americane del settore aerospaziale, lui spiegava il futuro del centro che dal 1962 racconta la saga dello spazio a stelle e strisce. Dopo gli ultimi fuochi del programma Shuttle – previsti per il prossimo anno - lo space-center più famoso del mondo si prepara a trasformarsi in un grande centro di servizi spaziali aperto al mercato. Ai privati si offrono infrastrutture nuove e meno nuove, come le storiche piattaforme 39A e B, da dove oggi partono le missioni umane. Ma si propone anche un servizio, fatto dell'esperienza degli uomini e delle donne che oggi – alla luce dello stop al progetto Constellation - temono per il loro posto di lavoro.

Il gelo in Alabama
L'annuncio del presidente Obama, che ha cancellato il ritorno alla Luna dall'immediato futuro americano provoca gravi preoccupazioni negli "space-state". La paura, dalla Florida al Texas è per i posti di lavoro – oltre 12mila - che rischierebbero di saltare nell'indotto diretto dei progetti cancellati o sospesi. La decisione ha gelato la città di Huntsville, Alabama, dove 2500 dipendenti del Marshall Space Flight Center lavorano direttamente sul progetto Constellation, che l'ex presidente Bush aveva varato nel 2003. Nella città dove furono internati gli scienziati del gruppo tedesco di Von Braun che avrebbero poi mandato l'uomo sulla Luna, per mettere insieme due tipi di razzi e la navicella spaziale Orion sono arrivati 8 miliardi negli ultimi tre anni, ma si sperava di vederne arrivare altri 100 per completare il progetto. Soldi pesanti che ora potrebbero prendere altre strade, come potrebbero farlo anche quelli che finanziano i centri di controllo governativi, il KSC e naturalmente lo storico Johnson Space Center di Houston dove ha sede il controllo che prende in carico la missione una volta completata la fase di messa in orbita curato dalla Florida.

I nuovi signori dello spazio Usa
Nel futuro appena aperto del nuovo sistema spaziale americano è dunque venuto il momento in cui i cavalieri prendono posto nello scranno del sovrano. La Nasa cede lo scettro ai grandi fornitori, quei prime contractor di grandi progetti cui l'amministrazione repubblicana aveva in realtà già affidato le migliori province del regno. In cima alla lista – destinata comunque ad arricchirsi in questa fase – si trova la United Space Alliance (USA) che dal quartier generale di Houston gestisce il programma Shuttle (insieme alla Orbital di Dulles, Virginia) e sviluppa servizi integrati che coprono l'intera gamma di ciò che serve per mettere in orbita satelliti ed esseri umani. Creata nel 1995, USA ha 11mila dipendenti e opera nei principali centri spaziali americani e anche in Russia, sotto il controllo paritetico di Boeing Company e della Lockheed Martin Corporation, che insieme nella ULA (United Launch Alliance) gestiscono anche i missili Delta. Dall'abdicazione della Nasa guadagna il privato ma anche il militare, che attraverso la U.S Air Force ha già assunto il controllo di progetti come l'X-37B space-plane. Su un altro fronte si muovono anche realtà realmente innovative tra le quali spicca Space X, dell'ingegnere miliardario Elon Musk. Il sudafricano residente a Bel-Air non ha ancora 40 anni ma un progetto ambizioso. Grazie al successo ottenuto con PayPal e Zip2 Corporation, ha investito somme ingenti nel motore Merlin di Tom Mueller e ora vede aprirsi lo spazio della vita. Quando è stato invitato dalla commissione governativa sullo spazio voluta da Obama, Musk si è presentato con un'agenda di lancio che prevede il primo count-down del suo Falcon 9 entro il 2011. Si è detto pronto a rifornire la Stazione spaziale internazionale orfana della flotta degli Shuttle, e si è così candidato al ruolo di stella emergente dello spazio che verrà

© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-